Fatti e curiosità


Dopo le vacanze inizia la scuola

Come tutti gli anni nel mese di Settembre molti bambini si accingono a rientrare in classe. Dopo le tanto sospirate vacanze ecco ancora l’impegno con i libri e i professori. In questa occasione vogliamo presentare il tema svolto da un piccolo ligure che ha frequentato le elementari tra il 1909 e il 1913. La scuola e gli scolari sono certamente cambiati molto. Forse, e lo speriamo, questo pezzo risveglierà qualche ricordo nei nonni. Sarà certamente l’occasione di sorridere traducendo insieme con i nipotini gli “errori” di questo bambino.

Il titolo del tema era: Racconta come hai trascorso le vacanze.

Svolgimento

Le vacanze le ho passate come quelle dell’anno scorso che erano come quelle di due anni fa. Stavolta in più ho aiutato mio barba Berto che fa il caigaro e gli facevo deslenguare la peixe nel cassuolino: così mio barba un giorno, mi ha portato giù in città che c’erano i banchetti e sui banchetti c’erano i sigari, i pescetti, i recanissi che me ne ha comprato uno che me l’ho sussato ben bene prima di mangiarmelo.

Dalle galline non ci sono andato tanto perché mi hanno beccato e ci ho dovuto mettere il diacolone, mentre dai conigli ci ho fatto anche il barconetto con mio papà. M’è piaciuta quella volta a S.Pietro, quando mia mamma ha fatto le lumasse e piumpò me le mangio tutte. Tutti i depuirdirnari andavo a pescare nel béo: una volta ho preso una salaccata che sono andato a bagno perché sono montato sullo scoglietto che è sempre insavonato dove mia mamma e mia lalla ci roxentano i patelli.

Però queste vacanze sono state belle perché siccome ero promosso mio papà mi ha accattato una messoietta per segare l’erba e io mi sono demorato tanto che n’avrò segato per cosi! È bello stare in vacanza perché botte ne prendo solo a casa e no anche dalla maestra e poi se vado a scuola desprendo di fare i mazzetti di radicione. Se però bisogna venirci a scuola dico: “Va ben, è bello anche imprendere a leggere e a scrivere”.



Chissà, oltre agli errori, quali sensazioni può suscitare questo racconto. Ci è capitato per caso e noi lo abbiamo proposto ai nostri lettori sperando di aver fatto cosa gradita.

Anto Enrico Canale